Cultura

Riccardo de Sangro e “Il capriccio della Dea” ad Agropoli


Il penultimo appuntamento della seconda edizione della rassegna “Gradisce un drink o preferisce un libro?” ha come protagonista un intrigante romanzo di Riccardo de Sangro, “Il capriccio della Dea”, pubblicato da Guida Editore di Napoli. Di antica e nobile famiglia napoletana, l’autore vive e opera a Firenze. L’appuntamento è per domenica 10 aprile alle ore 18, sempre presso la libreria “Edicolè” in Piazza Vittorio Veneto ad Agropoli, dove ad accoglierci saranno i proprietari (in particolare Rita Biancullo, Responsabile Eventi della libreria) e i volontari dell’associazione “Gli Occhi di Argo”, che anche in quest’occasione cureranno intervista e recensione critica. Saranno invece gli attori Enrico e Edmondo Giuliano e Libera Rizzo a “dar voce” alle pagine del romanzo, vera e propria saga familiare tutta da scoprire. Ci attende un nuovo pomeriggio all’insegna della buona letteratura, insieme ad un autore particolarmente interessante, qui alla sua seconda prova letteraria. La formula di queste presentazioni proposta dall’associazione organizzatrice si è sempre rivelata particolarmente efficace e funzionale per evidenziare al meglio i tratti salienti dell’opera ma anche la personalità dell’autore, nella convinzione che solo in questo modo si possa offrire a chi assiste un quadro veramente esauriente e “stuzzicante”. In questa rassegna, perciò, si cerca sempre di offrire qualcosa di ben diverso dalle presentazioni sostanzialmente banali e superficiali perché standardizzate, non realizzate su misura per che si ha di fronte ma uguali nella loro ripetitività. I volontari dell’associazione “Gli Occhi di Argo”, invece, operano nella convinzione che debba sempre essere la formula proposta ad essere adattata di volta in volta all’opera presentata, e non il contrario. Appuntamento a domenica alle 18 (per qualsiasi informazione: www.occhidiargo.blogspot.com – Infoline 3395876415) al centro di Agropoli per un nuovo, piacevole appuntamento letterario tutto da godere. Francesco Sicilia

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